4.3 – A scuola di lungimiranza e responsabilità

4.3 – A scuola di lungimiranza e responsabilità

L’analisi - QUALI SCUOLE PER I NOSTRI FIGLI.


La scuola di Monteveglio è sempre stata il fiore all’occhiello di tutta la Valle: una struttura a ridosso di un Parco Regionale, unica a vantare una mensa interna e ampi spazi destinati a laboratori. È ancora così? Come è prassi per il nostro gruppo, le critiche che possono venire mosse provengono dal basso. Da alcuni anni, il Comitato dei Genitori, organo autogestisto che accoglie i rappresentanti di classe/sezione della Scuola, monitora annualmente attraverso un questionario destinato a tutti i genitori, gli apprezzamenti e le lamentele verso la stessa.

E queste ultime sono purtroppo sempre più frequenti. Cosa ha reso una Scuola così tanto ammirata, una delle criticità maggiori da risolvere per la nostra Comunità? Noi crediamo di aver trovato una risposta in quello che possiamo definire: MANCANZA DI LUNGIMIRANZA.

La struttura risulta già largamente insufficiente per il numero di iscritti. Eppure, il piano di sviluppo urbanistico che è agli occhi di tutti non poteva che non anticipare un problema che ora è diventato ingestibile.

Da anni si parla di costruire una nuova Scuola Primaria e recentemente è stato presentato il Progetto preliminare di edificazione nel Sito denominato “Torre Gazzoni”.
Un progetto già carente in partenza, purtroppo, per l’assenza di una palestra e per la perdita di quello che era ancora un vero bene prezioso: la mensa interna.
Un progetto futuristico ed innovativo per le scelte a basso impatto ambientale dei materiali. Così ci è stato prospettato, un progetto finanziabile tramite “perequazione urbanistica”. In parole povere: aree agricole, trasformate in residenziali in cambio di una scuola nuova.

Ma non doveva essere a basso impatto ambientale? Siamo consapevoli di cosa vuol dire per un paese di circa 5.000 abitanti, un’urbanizzazione così estesa?
Senza pensare ai servizi essenziali come fognature, rifiuti, assorbimento energetico che devono essere garantiti, sempre, con la massima efficienza.

Eppure, non possiamo farne a meno visto che oramai la situazione, sia nella Primaria che nella scuola d’infanzia ha superato il limite. È stato chiesto ai genitori con più figli se la collocazione individuata, decentrata rispetto al centro del paese e lontana dalla Scuola d’infanzia e dal Nido, può effettivamente essere la soluzione ottimale?
Che impatto sulla viabilità del paese, sui percorsi quotidiani per accompagnare e riprendere i figli, sui servizi pre-post scuola proposti a pagamento dal Comune, può avere un progetto così delineato?

Le nostre proposte –UN PROGETTO SOSTENIBILE.
Non possiamo far dipendere l’attuazione di un servizio primario dall’andamento macro-economico di un mercato, come quello immobiliare, tanto in crisi. Né è possibile ipotizzare di costruire nuove case che vadano ad aggiungersi a quelle già pronte ed ancora invendute. Con il rischio, tra l’altro già visibile (a Stiore, ad esempio), di avere cantieri aperti per anni.
✔ Ripensiamo alle diverse opzioni per rispondere nella maniera più lungimirante al tema polo scolastico con un progetto realmente condiviso da tutte le parti coinvolte
✔ Se il progetto sarà condiviso dalla comunità sarà possibile individuare anche forme nuove e partecipative per raccogliere le risorse necessarie ad una realizzazione di qualità

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